Sicilia: dimore storiche per dire il Fatidico “SI”!
Sicilia: dimore storiche per dire il Fatidico “SI”! (H1)
Un viaggio in Sicilia è un matrimonio di sapori e vini dolci da gustare almeno una volta nella vita!
La Sicilia è un’isola ricca di siti turistici molto noti. Le sue città d’arte, le spiagge incredibili, le sue magnifiche riserve naturali, gli importanti siti storici come la Valle Agrigento dei Templi, il teatro romano di Taormina o le città barocche di Noto, Ragusa e Modica e poi i suoi vulcani (Etna, Stromboli e Vulcano), sono state sugli itinerari di molti turisti per anni. Per questo abbiamo pensato di creare questa piccola guida alla scoperta di posti poco conosciuti e nascosti da riscoprire in Sicilia per anche per i suoi abitanti in tempi di post quarantena.
Cerchi una location di charme per il tuo matrimonio in Sicilia? Vuoi organizzare delle nozze in un posto unico ed indimenticabile ove celebrare le nozze immersi nella storia, nei profumi e colori di una terra fantastica?
https://www.guidasicilia.it/itinerario/la-strada-del-vino-e-dei-sapori-della-val-di-noto/1001844
https://www.sicilying.com/blog/cosa-vedere-ad-agrigento/
C’è un aspetto che rapisce della Sicilia: colori e odori non sbiadiscono mai. Non c’è una stagione elettiva per visitarla, ma certo l’incanto dell’autunno, quando la luce si fa più nitida e i contorni del paesaggio più netti, è irresistibile. Azzardiamo qui un giro in una Sicilia meno visitata, fatta di residenze nobiliari e scorci naturalistici sorprendenti, con qualche puntatina enogastronomica.
Prima tappa: Palermo, Teatro Massimo. A cavallo tra la città antica e la nuova, opera dell’architetto Giovan Battista Basile che però non ne vide l’inaugurazione, avvenuta nel 1897 con il Falstaff di Verdi. Volendo, è possibile vivere il fasto di quei tempi in cui la famiglia Florio garantiva alla città un ricco passaggio di teste coronate. Per una sera abbiamo finto di essere tra gli invitati di un dopoteatro esclusivo, trasferendoci nel palazzo Francavilla, dall’altra parte della strada, non prima di aver atteso il passaggio della statua di Santa Rosalia. Lo scalone porta al piano nobile, interamente visitabile e in perfetto stato di conservazione, con tanto di suppellettili. Sono due le stanze che davvero tolgono il fiato: la biblioteca, disegnata dall’architetto Ernesto Basile, figlio di Giovan Battista, e la serra, realizzata dal pittore Giuseppe Enea, affrescata con raffigurazioni di flora mediterranea, tale da creare l’effetto di un vero e proprio «giardino d’inverno », molto apprezzato dagli ospiti della corte russa che qui passavano a metà dell’800. In questi luoghi le cantine Tasca d’Almerita da 200 anni coltivano la vigna in cinque diverse tenute in Sicilia (600 ettari vitati) – Regaleali, Capofaro, Tascante, Whitaker e Sallier de La Tour – ciascuna con la sue caratteristiche; suoli e climi differenti che attraversano tutta l’Isola e che danno vita ad una lunga stagione di vendemmie che inizia a metà agosto e si completa tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre.
A 35 chilometri da Palermo, ci attende la prossima tappa a Cefalà Diana, presso un complesso termale di acqua sulfurea, risalente al X secolo, attribuito agli arabi. A entrarci, sembra di stare in una chiesa per via dei tre archi ogivali che costituiscono un diaframma tra le parti dell’edificio, dove sono disposte le vasche per le abluzioni. Un posto magico che ci prepara alla sosta successiva ben più profana: la visita dei vigneti a Sambuca (Agrigento) .
Vi arriviamo dopo un’oretta di macchina, mentre già abbiamo visto estendersi a destra e sinistra filari e filari di viti. Scegliamo di fermarci al Feudo Arancio per una visita guidata tra i vigneti e l’immancabile degustazione che comprende il Nero d’Avola e l’Inzolia, formaggi tipici e pomodori secchi. Sulla strada per Agrigento è bello fermarsi al sito archeologico di Eraclea Minoa: un posto ventoso. Suggestivo aggirarsi tra le rovine sulla collina, scorgendo ai suoi piedi la lunga spiaggia di Capo Bianco . Con ancora negli occhi questo candore tipico della marna, miscela di argilla e calcare, raggiungiamo le miniere di sale di Realmonte per scendere fino a trenta metri sotto terra. Qui è un altro il biancore che ci accoglie, quello della salgemma, con le striature rossastre, tipiche della kainite. Le cantine Planeta nei dintorni sono il simbolo di una Sicilia che ha saputo rilanciarsi alla grande, di una Sicilia che guarda l’orizzonte delle coste soleggiate e la natura selvaggia dell’entroterra. È nata soltanto nel 1995 (400 ettari vitati), ma in pochi anni ha saputo ritagliarsi un ruolo di assoluta protagonista nel mondo del vino, merito di lungimiranza e passione, lavoro in vigna e capacità di comunicare la poesia nascosta in ogni bottiglia.
- la «Cattedrale di Sale», con bellissimi bassorilievi ricavati nel prezioso minerale.
- alla Valle dei Templi di Agrigento non sarebbe stata insolita se non avessimo trovato a attenderci le bellissime statue neoclassiche di Igor Mitoraj, visibili fino a novembre. Passando per Favara, dove non si può non visitare la Chiesa Madre e il Castello, arriviamo a Caltanissetta, al palazzo seicentesco Moncada, dall’esterno imponente, il cui piano nobile è stato di recente riaperto. La sosta prevista per il ristoro è invece a pochi passi dalla celebre Villa Romana di Piazza Armerina, in una masseria fortificata del XVII secolo, di solida pietra grigia, tipica espressione del vecchio latifondo siciliano, perfettamente conservata: la Masseria Mandrascate. Il sonno è custodito nelle vecchie stalle e i mobili sono tutti d’epoca.
Non resta che allungarsi fino a Catania. Il traffico cittadino qui è davvero imponente ma chi volesse ritrovare un’atmosfera incantata può visitare il palazzo Biscari, la più bella dimora nobiliare barocca catanese. Si racconta che l’esercito inglese, che vi si accampò durante l’ultima guerra, non ebbe cuore di bombardarlo. Anzi tra gli stucchi dorati, i camini e gli specchi, gli ufficiali disegnarono in terra con la vernice bianca un esclusivo campo da tennis indoor. Se il caldo di Catania (arriva fino a Natale) vi perplime, meglio risalire le pendici dell’Etna per una sosta godereccia, a 500 metri, nella tenuta dei Baroni Scamacca a Santa Venerina. Chi invece non ne avesse abbastanza del mare può puntare su Siracusa e visitare un gioiello nascosto: il Canyon di Cavagrande scavato dal fiume Cassibile, una gola profonda fino a 3 mila metri e lunga 10 chilometri. Boschi, cascate, laghetti, 34 specie di orchidee. Arrivarci è impervio, risalire ancora di più. Raccontarlo è unico.
CATANIA
https://www.dimorestoricheitaliane.it/dimora/relais-san-giuliano/
n affascinante Boutique Hotel ricavato da una dimora storica nel cuore dell’Etna tra natura e cultura. Attorno alla corte interna si sviluppano i pregevoli edifici della villa padronale; la casa del massaro e il palmento restituiti a nuovo splendore nel rispetto dell’identità. Il Relais dispone di confortevoli camere dall’elegante personalità: una SPA, una piscina a sfioro immersa nel giardino, tre sale meeting, una home fitness, un ristorante e un lounge bar per deliziosi percorsi nella cucina e nei vini di Sicilia.
Il fascino intatto dell’antica dimora, la ricercata cura negli arredi e l’amore per i dettagli rendono il San Giuliano il Boutique Hotel ideale per una vacanza di charme e relax alla scoperta di Catania e del suggestivo territorio etneo.
Il Relais San Giuliano è un moderno Boutique Hotel pronto ad accogliere gli Ospiti in un luogo di fascino ed eleganza. L’uso sapiente di materiali naturali, le forme originali del mobilio e i suoi colori tessono attorno all’Ospite uno scenario armonico fra passato e presente. La Residenza Padronale ospita i luminosi ambienti della reception, le zone living, confortevoli camere, il gazebo. Su un livello inferiore sono presenti il “Grottino”, la cantina del relais. Nei vasti spazi del Palmento che conserva parte dell’enorme torchio, sono stati ricavati il ristorante “I Palici” e il Lounge Bar “Palmento del Serra”. Nei volumi che ospitavano, invece, i fabbricati delle stalle, la carretteria e la casa del massaro insistono oggi altre camere e la SPA “Sabbia Nera”. All’esterno un’ampia piscina a sfioro immersa nel giardino completa il fascino di questa autentica oasi di relax.
La Storia
Da settecentesca Residenza di Campagna a oasi di relax ai piedi del Vulcano. Il Relais San Giuliano è una dimora dalla storia affascinate, un luogo dove natura e cultura confluiscono in un’emozione senza tempo. La Residenza di Campagna dei Marchesi di San Giuliano fu edificata nei primi del’700 al centro di un fertile territorio collinare coltivato a vite. Il prospetto della Residenza Padronale e la sua scenografica scala si affacciavano verso l’ampia corte interna che ospitava i corpi rustici del Palmento con la grande bottaia, la casa del massaro, la carretteria e le stalle. L’elegante dimora racchiudeva al suo interno la vita lenta e paziente della vigna, luogo di lavoro per i massari e di vacatio per i nobili che trascorrevano qui le stagioni più calde dell’anno.
Il Relais oggi desidera offrire ai suoi ospiti i ritmi dolci della vita di un tempo ed il fascino immutato di uno dei luoghi più autentici della Sicilia.
” Quando entrai qui per la prima volta, immaginai il passato di questo luogo, vissuti di uomini e donne impegnati nella produzione della vite, nel far splendere questa Casa, nelle giornate di Famiglie vissute al sole ai piedi del vulcano… eppure intorno a me in quel momento c’era solo bruttezza, decisi allora, che questo luogo doveva rivivere, ritornare dalla decadenza alla bellezza, con un recupero profondo, non solo architettonico, ma restituendo al presente ed al futuro l’umanità infinita che questo sito mi aveva regalato. Dovevo creare un ponte lungo 200 anni, come se due secoli di distruzione non ci fossero mai stati…”
cit. Angelo Gruttadauria, proprietario del Relais San Giuliano
Negli spazi interni un lounge bar recupero del Palmento su due piani con 106 sedute tra recuperi delle Vasche, divani e soffici poltrone, con un grande bar e una sala dove comodamente possono trovare posto fino a 120 persone.
Soggiornando in una delle camere del Relais o in uso esclusivo dell’intera Villa, l’Ospite potrà godere dei numerosi servizi di cui dispone la Casa come la piscina esterna, la home fitness, la wellness & SPA Sabbia Nera, wifi gratuito, servizio di pulizia quotidiano con servizio serale di riassetto della camera, aria condizionata freddo/caldo, asciuga capelli, Tv Satellitare, prodotti da bagno personalizzati Relais San Giuliano, cassaforte, minibar, bollitore con tisaneria, inoltre, è possibile introdurre animali domestici su richiesta.
Il ricevimento del Relais con gli Chef della Casa organizzano workshop riguardanti pasticceria e gastronomia per imparare tutti i segreti dell’infinito mondo culinario siciliano.
Le possibilità che offre il Relais San Giuliano sono molteplici, il servizio Concierge organizza per i suoi Ospiti: escursioni sull’Etna in fuori strada o nei centri di maggior interesse culturale e artistici come Taormina, Siracusa, Agrigento, Scicli e molti altri luoghi d’arte.
Ed anche tour in barca a vela o andare a pescare con le barche dei pescatori locali nel mare della Trezza.
La sua posizione rende facilmente raggiungibile molti punti balneari come la riserva naturale della Timpa di Acireale con gli scogli di lava dell’Etna o la sabbia della Playa della città di Catania.
Gli ospiti potranno godere anche di servizi di transfer con gli aeroporti, o passaggi per le escursioni.
Al Relais San Giuliano tutti sono i Benvenuti.
Come in una vera Casa il sentimento è quello dell’accoglienza, dell’inclusione, dell’affetto.
Noi, non abbiamo clienti, abbiamo solo Ospiti che decidono per qualche giorno di lasciare la loro Casa per vivere in un’altra con una storia antichissima.
Una storia con un lieto fine.
#ilSanGiulianoportabene
10 POSTI DA VEDERE IN SICILIA NELLA FASE DUE
- Teatro dei Pupi
Una delle tradizioni più antiche dell’isola che merita di essere riscoperta e apprezzata è assistere ad uno spettacolo teatrale di marionette o per meglio dire dei Pupi siciliani. Nata nel 1800 questa tradizione si è tramandata grazie al prezioso lavoro dei pupari ovvero gli artisti teatrali che danno vita alle rappresentazioni. Di solito vengono messe in scena pupi di cavalieri in lotta tra loro in situazioni farsesche e divertenti, tanto che L’UNESCO ha dichiarato il teatro dell’opera dei pupi Capolavoro Del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità.
Molte città siciliane portano fieramente avanti questa tradizione, tra loro in particolare: Palermo dove si possono visitare le mostre presso il Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino e il Museo Etnografico Siciliano Giuseppe Pitrè e Catania dove si trovano i più importanti teatri dei Pupi come Il Teatro Manomagia e La Casa di Creta. In generale poi in tutta la provincia catanese si trovano manifestazioni e rappresentazioni teatrali di pupi, in particolare segnaliamo le città di Caltagirone e Randazzo per i musei di pupi e quelle di Acireale, Giarre per i loro teatri.
Si tratta di una grotta artificiale, profonda 65 metri che fa parte del Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa. In questo meraviglioso parco si trovano delle cave in pietra, molto suggestive, dette latomie scavate dai condannati ai lavori forzati. La grotta detta l’Orecchio di Dionisio, nome trovato da Caravaggio, fu progettata in modo che anche il minimo suono venisse amplificato chiaramente. Leggenda vuole che il tiranno locale – Dioniso I di Siracusa – ordinò di scavare l’enorme grotta nelle rocce per tenerci dentro i prigionieri e poter udire i loro segreti attraverso l’apertura appositamente progettata sul soffitto. Oggi è possibile visitare la grotta insieme a tutte le antiche vestigia custodite nel complesso archeologico greco di Siracusa.
- Mulini a vento di Mozia
Nella Laguna di Stagnone, in provincia di Trapani, Mozia, è una piccola isola abitata fin dall’antichità dai Fenici. Anche se non è immediato associare i mulini a vento alla Sicilia una delle attrazioni più caratteristiche sulle coste di questa piccola isola sono proprio le pittoresche torri in stile olandese. Originariamente utilizzati filtrare il sale dal mare oggi sono visitabili come una delle destinazioni più insolite e fotogeniche di tutta la Sicilia.
- Castello Donnafugata
Nella parte meridionale della Sicilia, a pochi chilometri di distanza dalla splendida città di Ragusa si erge il magnifico Castello Donnafugata. L’edificio, forse più simile a una residenza nobiliare che a un castello, è stato restaurato e modificato più volte nel corso dei secoli acquisendo così un’affascinante miscela di diversi stili architettonici. Il palazzo, dietro la sua facciata gotica, è diviso in circa 122 stanze tra cui il Salone degli Stemmi, il Salone degli specchi e le Sale del Biliardo e della Musica, tutte ornate da decorazioni e antichi affreschi. Il castello vanta anche un enorme giardino con un labirinto di pietra, piante esotiche, statue, fontane, grandi vasi di terracotta, grotte artificiali e una cupola sul cui soffitto è dipinto il firmamento.
- Miniera di Sale di Realmonte
Non lontano da Realmonte, piccola cittadina in provincia di Agrigento, c’è un’antica miniera sotterranea per la produzione di sale. Scendendo nelle sue viscere, a circa 100 metri di profondità, attraverso cunicoli e sentieri striati dal bianco al grigio scuro si trova un autentico gioiello nascosto: la Cattedrale di Sale. Intagliata tra le pareti di sale e pietra è una vera chiesa dedicata al santo patrono dei minatori, Santa Barbara che contiene circa 800 posti a sedere e numerose opere d’arte ricavate in bassorilievo sulle sue pareti di sale, in uno scenario assolutamente unico.
Piazza Armerina è un borgo medievale nell’entroterra in provincia di Enna. Il suo centro storico è caratterizzato da un misto di architettura normanna e barocca. Questa piccola città d’arte sfoggia una serie di prestigiosi monumenti tra cui spicca il maniero patrizio noto come Villa Romana del Casale. Al suo interno sono custoditi mosaici rari e perfettamente conservati che adornano questa splendida dimora fin dal iv secolo d.c. e rimanendo preservata nel tempo dall’usura dei secoli e delle tante invasioni barbariche che qui si sono susseguite. Oggi la villa e i suoi tesori fanno parte della lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO
- Ferrovia Circumetnea
Dalla fine dell’800 questa storica linea ferroviaria regionale a binario unico rappresenta un modo alternativo e originale per vedere le città e i villaggi intorno all’Etna lungo un percorso panoramico di circa 100 km. La tratta collega le stazioni di Borgo Catania e Randazzo, passando per incantevoli paesini come Riposto. Lungo il percorso dai finestrini dei vagoni si possono ammirare suggestivi scorci da cartolina, i campi di pistacchi di Bronte, uliveti, vigneti, e villaggi di montagna in pietra lavica. Il suo percorso torna utile anche per raggiungere i sentieri escursionistici alle pendici del vulcano.
- Fornace Penna
Oltre alle tante bellezze naturali e siti culturali che la Sicilia può vantare, possiamo inserire in questa lista di luoghi meno conosciuti anche un esempio di archeologia industriale nei pressi della città di Scicli, in provincia di Ragusa. Si tratta di una ex fabbrica di mattoni andata distrutta da un incendio nel 1924 e mai restaurato. Oggi lo scheletro dell’edificio originale, che presenta ancora il comignolo della fornace, assomiglia più al rudere di un’antica cattedrale che a una fabbrica. Per il suo impatto scenografico questo luogo è spesso utilizzato per numerosi set cinematografici e televisivi.
- Ipogeo di Crispia Salvia
La città di Marsala, in provincia di Trapani, è da visitare non solo per bere il suo famoso vino ma anche per visitare l’importante tomba sotterranea che risale a I a.C. unica nel suo genere in tutto il territorio siciliano. Il sepolcro, venuto alla luce solo nel 1994, presenta notevoli decorazioni pittoriche e una grande camera mortuaria scavata nella roccia che fu pensata come monumento funebre per una nobil donna dell’epoca, il cui nome Crispia Salvia si legge ancora nell’incisione su una lastra in loco.
Concludiamo il nostro tour siciliano con una gita in un indimenticabile località di mare situata nel punto più meridionale di tutta l’isola. In provincia di Siracusa davanti la spiaggia di Portopalo di Capo Passero si trova Cuna piccola isola qui chiamata Isola delle Correnti. Questa piccola isola selvaggia e disabitata su cui si erge ancora un grande faro si trova all’incrocio tra il mar Ionio e il mar Mediterraneo regalando uno spettacolo di colori e natura come sospeso tra due mondi. Quando la bassa marea lo permette l’isola è raggiungibile anche camminando sul fondale piatto e sabbioso.
Dimora delle Balze a Noto
Dimora delle Balze è una antica tenuta del 1800 in provincia di Noto (Siracusa), costruita da una nobile famiglia di Palazzolo Acreide che la utilizzava come masseria e tenuta estiva, poi abbandonata per più di 50 anni e successivamente acquistata dall’attuale proprietà.
Grazie ad un accurato restauro conservativo, che vede un armonioso connubio tra gusto contemporaneo e sapore mediterraneo, una dettagliata ricerca di pezzi unici, elementi vintage e di design, l’ospite può sentirsi coccolato da un’atmosfera casalinga e respirare attraverso le antiche mura scrostate, i pavimenti, gli affreschi originali l’antica tradizione contadina e mediterranea, sintesi delle numerose invasioni avvenute sull’isola.
Attraversando gli interni ed esterni, che in tutto costituiscono 27 ettari, si ha la sensazione di ritornare bambini e trovarsi in un mondo ancora tutto da scoprire, grazie all’energia trasmessa dalla cura dei dettagli, dagli antichi affreschi, dalle volte originali e i colori tradizionali che rende Dimora delle Balze un luogo unico. L’antica tenuta, quindi, coinvolge tutti i sensi offrendo colori, profumi e sapori unici.
L’architettura originale è stata conservata, infatti troviamo le tre corti originarie, la prima presenta un pavimento in pietra di Modica, che, mira a ricordare il carattere delle masserie di un tempo, a questa corte si affacciano 7 residente, ognuna con un terrazzino adiacente, infine, grazie alla sua struttura quadrangolare può ospitare fino a 150 persone. La seconda corte chiamata “Giardino d’Inverno”, che, grazie alle antiche mura che la circondano è un’ideale zona relax, ma che può ospitare per un evento fino a 180 persone, infine, al suo interno troviamo la mangiatoia a cui si affaccia una camera da letto, la quale anticamente costituiva un pollaio. La terza ed ultima corte è il “Giardino Padronale”, dove troviamo antiche colonne di gusto classico e uno splendido panorama sulla Valle e il fiume Manghisi, il luogo ideale per ospitare fino 100 persone.
La zona “Lounge”, la zona “Piscina” e la “Limonaia” costituiscono un affascinante e suggestivo luogo dove poter ospitare fino a 300 persone, per godere della vista del paesaggio brullo che circonda questo spazio e assaporare gli odori inebrianti dei limoni e gelsomini.
Gli spazi interni sono costituiti da 12 residenze con dimensioni che variano dai 25 mq ai 40 mq, ognuna diversa dall’altra e curata nel dettaglio, i cui nomi sono un omaggio agli artisti siciliani che hanno reso famoso il nome di questa splendida regione. Troviamo, inoltre, 3 saloni a cui sono state date differenti funzioni con la possibilità di ospitare 30 persone per ogni spazio; attraversando gli originali archi si presenta il primo è il “Salone Verde” pensato per il momento della colazione, il secondo è il “Salone Azzurro” il luogo ideale per intraprendere una rilassante lettura, infine, il “Salone Rosa” chiamato anche il salone del gioco. Adiacente ai saloni troviamo la “Mangiatoia” dove troviamo arredi dal gusto mediterraneo ed elementi dal design evocativo per un momento di ritrovo e convivialità durante i pasti.
Le importanti dimensioni e l’originalità di questo posto suggestivo la rendono il luogo ideale per ospitare cerimonie nuziali, vernissage, mostre fotografiche, sfilate di moda, eventi scenografici, shooting fotografici, set cinematografici,e molto altro ancora ospitando fino a 300 persone, lontani dal caos cittadino.
La storia della Dimora delle Balze
L’attuale Dimora delle Balze vanta una storia secolare, infatti, una prima parte fu costruita nei primi anni del 1800, successivamente, con l’acquisto della tenuta da parte di una nobile famiglia di Palazzolo Acreide, venne ampliata, poi abbandonata per quasi 50 anni e acquistata dall’attuale proprietà nel 2009.
Il luogo in cui sorge Dimora è intriso di storia, come è documentato nel libro di Mara Morrone “Massa, massari e masserie siracusane”, le campagne meridionali dopo i fatti del risorgimento italiano furono il luogo di raccolta di bande e briganti ingrossate dalla moltitudine di renitenti alla leva imposta dallo stato sabaudo. I nobili proprietari delle tenute furono costretti a renderle inaccessibili ai malviventi, tramite la costruzione di alte mura di cinta, solidi corpi di guardia e feritoie riconoscibili ancora oggi. E’ proprio grazie a questa storia che al luogo venne dato il nome di “Passu Latru”, ovvero “Passo Ladro”, infatti, nell’area della tenuta e nelle zone limitrofe troviamo numerose grotte scavate nella roccia che venivano utilizzate dai briganti per nascondersi o prepare degli agguati.
Anticamente Dimora delle Balze veniva non solo sfruttata come luogo dove la nobile famiglia proprietaria della tenuta trascorreva il periodo estivo, ma anche come zona dove custodire gli animali e coltivare la terra, ancora oggi, infatti, 14 dei 27 ettari in cui si estende Dimora sono coltivabili e certificati 100% biologici.
Un tempo la grande masseria si raccoglieva attorno ad una grande corte quadrangolare in pietra viva. Il lato sinistro era destinato all’abitazione del massaro, ai magazzini ed alle stalle, oggi, grazie ad un restauro conservativo, troviamo la reception e numerose stanze tutte dotate di terrazzino adiacente alla corte, anch’essa ristrutturata tenendo fede all’architettura d’un tempo. Il lato destro era invece l’abitazione della proprietà, dove, attraversando un antico cancello ci si dirigeva ad un giardino in cui si trovavano alcune panchine poste sotto un pergolato retto da colonne classiche, restaurate e presenti ancora oggi, da dove ci si affacciava sulla Valle e sul fiume Manghisi. L’abitazione era composta da numerose e ampie stanze affrescate, i quali l’attuale proprietà ha deciso di restaurare fedelmente utilizzando colori a calce. La zona della cucina presentava una dispensa sopra elevata e un grande forno presenti ancora oggi. Esternamente si trovava un solido corpo di guardia, ingentilito da una caratteristica merlatura, oggi, vi troviamo una camera da letto da cui si può ammirare la Valle, la Valle dei carrubi e la zona piscina.
Successivamente a un minuzioso restauro conservativo all’interno della Dimora si può respirare l’atmosfera antica e l’umile lavoro contadino, riportando l’ospite indietro nel tempo mettendo in un’armoniosa contrapposizione contemporaneità e tradizione siciliana, quest’ultima influenzata dalle numerosi invasioni che hanno visto protagonisti Corinzi, Romani, Bizantini e Arabi, avvenute a partire dal 652.
Dimora delle Balze, inoltre, si trova sull’alto piano degli Iblei a pochi km da Palazzolo Acreide, città del Val di Noto riconosciuta nel 2002 dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità per le sue chiese barocche.
I servizi: accoglienza, location matrimoni ed eventi in Sicilia
Dimora delle Balze si propone, con i suoi 27 ettari di estensione, come il luogo ideale dove organizzare cerimonie nuziali, vernissage, mostre fotografiche, sfilate di moda, eventi scenografici, shooting fotografici, set cinematografici, e molto altro ancora ospitando fino a 300 persone.
Negli spazi interni troviamo tre saloni, ognuno con la possibilità di ospitare fino a 30 persone.
Con l’affitto di minimo 8 stanze su 12 o dell’intera Dimora, l’ospite potrà godere dei numerosi servizi di cui dispone la tenuta, come la zona fitness adiacente alla piscina, servizio spa, wifi gratuito, servizio di pulizia quotidiano con servizio serale di riassetto della camera, aria condizionata freddo/caldo, asciuga capelli, Tv Satellitare, prodotti da bagno personalizzati, cassaforte, minibar, bollitore con tisaneria, inoltre, è possibile introdurre animali domestici.
Negli spazi esterni di questa antica masseria gli ospiti potranno intraprendere emozionanti passeggiate nel bosco e visitare le antiche grotte.
Periodicamente si svolgono workshop riguardanti pasticceria, fotografia e gastronomia tenuti da importanti maestri del settore.
Le possibilità che offre Dimora non sono finite, infatti, per i suoi ospiti organizza la possibilità di molteplici escursioni, per esempio nei centri di maggior interesse culturale e artistici come Siracusa, Ragusa, Noto, Taormina, Scicli e molti altri luoghi d’arte.
Per gli ospiti più attivi Dimora offre anche tour in barca a vela, Rafting e climbing nella valle dell’Anapo e Cavagrande ed escursioni con i pescatori.
La sua posizione rende facilmente raggiungibile molti punti balneari come la riserva naturale di Marzamemi, Fontane Bianche, Lido di Sacramento e Marina di Noto.
Gli ospiti potranno godere anche di servizi di transfer con gli aeroporti, o passaggi per le escursioni. E’ possibile, inoltre, accedere alla tenuta anche con grandi mezzi di trasporto in quanto dispone di un ampio parcheggio.
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